negli ultimi giorni, tramite la pagina #facebook della Lista Galletti per il Congresso, abbiamo presentato le 18 Associazioni attive sul territorio romano che la compongono e tutti i nostri 39 motivatissimi candidati. Ancor più lo faremo tramite queste pagine. Per ognuno di loro, abbiamo evidenziato le esperienze pregresse e le proposte future da far valere nella Massima Assise costituita dal Congresso Nazionale Forense di Lecce.
Per riuscire a rafforzarne il ruolo di impulso e promozione, abbiamo ora necessità del Vostro supporto. Come? Con il Vostro voto, certo, ma anche con le Vostre indicazioni. Da oggi, infatti, iniziamo la pubblicazione di quelli che costituiranno i temi congressuali ed illustreremo le modalità concrete con cui verranno affrontati dai Candidati della Lista Galletti. E non sarà una pubblicazione monodirezionale, perché contiamo sul contributo di ciascun componente della nostra famiglia forense. Intendiamo creare un vero e proprio movimento, un crogiolo di idee tramite le quali mettere a fuoco anche i più idonei strumenti che, nel rispetto delle regole congressuali e statutarie, ci consentiranno di partecipare attivamente ai processi di riforma ed ai cambiamenti in atto nella nostra professione e nella società italiana.
Scenderete tutti in campo con noi? Ci conto.
Seguite la pagina Lista Galletti e commentate insieme a noi!
Antonino Galletti

CONGRESSO NAZIONALE FORENSE DI LECCE IL PROGRAMMA DELLA LISTA GALLETTI
C’è chi promette miracoli. E c’è chi ottiene i risultati. Lista Galletti: fatti, non parole.
LE LINEE GUIDA
“L’Avvocatura e il suo ruolo costituzionale, risorsa necessaria per un cambiamento sostenibile. L’effettività della tutela dei diritti, garanzia dello sviluppo sociale”. Come chiarisce l’intestazione stessa dell’evento congressuale, sono temi delicati ed essenziali quelli che si discuteranno nel Congresso di Lecce, temi che riguardano il futuro stesso dell’Avvocatura. Dove siamo diretti? Con quali obiettivi e con quali strumenti? E, soprattutto, chi dovrà scrivere le regole sulle quali fondare l’edificio della professione che verrà? È innegabile che l’Avvocatura attraversi ora una crisi profonda, che riguarda vari ambiti: parliamo di crisi di rappresentanza della quale anche recenti accadimenti impongono una riforma; parliamo di crisi economica, provocata dalla pandemia e ora destinata ad aggravarsi con la guerra. Non è un caso se, stando all’ultimo Rapporto Censis per Cassa Forense, un terzo dei colleghi stia meditando di lasciare la toga. E che dire poi delle pari opportunità e dei giovani? Il Congresso sarà l’occasione, ad esempio, per chiedere all’assise forense di sostenere le proposte che premino il merito e il doveroso rispetto della disciplina sull’equo compenso. Molto ancora c’è da fare insomma e, per questo, è necessario affrontare i problemi con urgenza, affidandosi a chi ha dimostrato di vantare una solida esperienza e competenza. L’esempio del governo dell’Ordine forense romano è un patrimonio da non disperdere, anzi un modello da esportare e sul quale costruire le fondamenta della futura politica forense nazionale. Un’Avvocatura al passo con i tempi, che guardi al futuro senza timore dell’innovazione, che non si limiti ad adattarsi, ma che si appropri del cambiamento in corso e ne sia guida: è possibile!
CIO’ CHE E’ STATO FATTO FINORA
Ciò che chiediamo ai Colleghi non è una delega in bianco. Piuttosto, chiediamo di valutare tutto quanto è stato fatto finora nel precedente Congresso e nel distretto di Roma. E verificare se queste battaglie, vinte, possano essere trasposte a livello nazionale nell’organismo deputato alla rappresentanza politica dell’Avvocatura. Parliamo di temi importanti: la difesa della salute con i tamponi gratuiti durante la pandemia, primo Ordine in Italia; la tutela di genere; l’istituzione del Comitato Pari Opportunità; la difesa delle colleghe discriminate, perché in maternità; le mille battaglie per l’equo compenso; l’internazionalizzazione ed il coworking gratuito ovvero un esempio concreto poi esportato da Roma anche in altre città d’Italia; il rilancio delle adr e dell’arbitrato; i buoni protocolli che hanno consentito, laddove è stato possibile, di celebrare i processi anche durante la pandemia. Questo e tanto altro fino all’ultimo successo, la riapertura a tempo pieno delle cancellerie civili che, prima ostacolata dalla pandemia, è stata una questione immediatamente affrontata dal Consiglio non appena il legislatore lo ha consentito, perché i contagi sono diminuiti. Il Consiglio, infatti, aveva già deliberato di interporre ricorso al Tar capitolino, ma non è stato necessario in virtù del rapido riscontro positivo dell’Amministrazione giudiziaria che ha accolto i nostri rilievi.
(clicca sulla notizia per aprirla)
- 22 APRILE 2022: DECORO DELLA PROFESSIONE, IL COA ROMA VINCE AL TAR LAZIO
- 15 APRILE 2022: RIDOTTO IL PAGAMENTO FORFETTARIO, VITTORIA DEL COA
- 26 MARZO 2022: AVVOCATI, LA BATTAGLIA DEL COA CONTRO LA DISCRIMINAZIONE
- 18 FEBBRAIO 2022: EQUO COMPENSO, LA VITTORIA DEL COA ROMA DAVANTI AL TAR CAMPANIA
- 4 FEBBRAIO 2022: EQUO COMPENSO, LA VIGILANZA DEL COA ROMA SUGLI INCARICHI CONFERITI DAGLI ENTI PUBBLICI
- 12 NOVEMBRE 2021: EQUO COMPENSO, VITTORIA DEL COA: BOCCIATO IL BANDO DEL MEF
- 11 DICEMBRE 2020: VITTORIA DEL COA ROMA SULLA TARI, SPESE DIMEZZATE PER GLI STUDI LEGALI
- 14 SETTEMBRE 2020: PROTOCOLLO D’INTESA SULLA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA
- 4 SETTEMBRE 2020: PATROCINIO A SPESE DELLO STATO, EROGATI QUASI 7 MILIONI
- 12 GIUGNO 2020: RIPARTIAMO IN SICUREZZA, TAMPONI GRATUITI PER GLI ISCRITTI
- 5 MAGGIO 2020: COLLOQUI IN CARCERE, VITTORIA DEL COA: FERMATA LA PUBBLICAZIONE DEL CELLULARE ON LINE
- 8 MAGGIO 2019: ISTITUZIONE DEL COMITATO PARI OPPORTUNITÀ
- 14 MARZO 2019: TUTELA MATERNITÀ E LEGITTIMO IMPEDIMENTO
10 PUNTI PER SCRIVERE IL FUTURO DELL’AVVOCATURA
- L’Avvocato in Costituzione.
Realizzare un Nuovo Governo per l’Avvocatura, che dia forza politica ed attui i deliberati congressuali con la maggiore incisività politica possibile. Con l’obiettivo finale di inserire il ruolo dell’Avvocato in Costituzione quale garante dei diritti e delle libertà soprattutto nei confronti dei soggetti più fragili.
- Interlocuzione con la Politica e la Magistratura.
Solo una rappresentanza competente, credibile e autorevole può intessere relazioni basate sul rispetto reciproco, con la rappresentanza politica del Paese e la magistratura. Finalità ultima, quella di incidere sull’organizzazione della Giustizia, che non può e non deve prescindere dal coinvolgimento dell’Avvocatura. Le Riforme processuali sono sostanzialmente inutili senza risorse economiche e di personale, senza la condivisione e la collaborazione dell’Avvocatura, da implementare con tavoli permanenti sull’attuazione delle riforme e sulla conduzione ordinaria del processo e dei tribunali, con verifiche periodiche.
- Rapporti con l’Imprenditoria.
Instaurare un rapporto stabile con il mondo delle Imprese, del Commercio, dei Servizi e con le associazioni che le rappresentano è tanto importante quanto l’interlocuzione con le Istituzioni. In costanza della crisi economica, sarà utile per comprendere in quale direzione indirizzare i professionisti che vogliono intraprendere nuove strade e per cogliere nuove occasioni di sviluppo professionale.
- Tutelare i giovani Colleghi e le Colleghe.
Il Rapporto Avvocatura 2022 (Cassa Forense/Censis) fotografa lo stato di crisi reddituale e di fiducia nel futuro all’interno della professione forense. Giovani Avvocati e Avvocate sono le categorie più penalizzate e meritano iniziative specifiche: dalle agevolazioni fiscali al potenziamento degli asili nido. Occorre inoltre prevedere agevolazioni previdenziali ulteriori per le neo mamme.
- Rivisitazione del sistema delle incompatibilità.
Occorre consentire agli Avvocati di esplorare nuove frontiere professionali per renderli competitivi con gli Avvocati europei ed internazionali e con gli altri professionisti. Per questo occorre rivedere il percorso formativo permettendo ai giovani Colleghi di trovare nuove possibilità di lavoro e anche forme di collaborazione con gli studi legali stranieri. Attivarsi per un’azione forte per che possa formare giovani avvocati europei.
- Tutelare l’equo compenso.
Prevedere una disciplina dell’Equo compenso più chiara ed efficace. Finora solo l’Ordine di Roma, praticamente in modo pressoché solitario, si è speso ovunque, anche a livello nazionale, per difendere l’equo compenso. Occorre introdurre una normativa che trovi applicazione sempre e comunque anche nei confronti delle pubbliche amministrazioni e dei concessionari di riscossione.
- Onorari dei difensori d’ufficio e dei non abbienti.
Occorre adottare Protocolli standardizzati, su base nazionale, per la liquidazione rapida degli onorari dei difensori di ufficio e per le pratiche nelle quali si richieda il patrocinio in favore dei non abbienti, anche in ambito civilistico, rendendo omogenei, certi e immediatamente liquidabili i compensi degli avvocati. Nel contempo, anche al fine di accelerarne la liquidazione, è necessario ampliare la possibilità di compensazione con i debiti previdenziali degli avvocati.
- La formazione professionale dall’Università e le specializzazioni.
Prevedere un accesso alla professione che sia caratterizzato da un percorso formativo dal taglio concreto sin dagli ultimi anni universitari, finalizzato dunque alla specializzazione per le professioni giuridiche, affiancando alla possibilità di anticipare la pratica forense, l’introduzione di esami improntati su aspetti specifici della professione dell’avvocato e di simulazione del processo. Nel contempo occorre dare una attuazione utile alla disciplina sul titolo di avvocato specialista, garantendo una procedura di acquisizione del titolo chiara e trasparente e prevedendo per i soggetti abilitati a erogare la formazione parametri stringenti di competenza e professionalità.
- Tutelare gli Avvocati degli Enti Pubblici.
I Colleghi che lavorano presso gli enti pubblici vanno difesi, proponendo una normativa che riprenda i contenuti dei regolamenti attuativi dell’art. 23 della Legge professionale, approvati da numerosi COA territoriali sulla base del modello romano. Va garantito un reddito dignitoso, oltre che l’autonomia e l’indipendenza dalla gestione amministrativa e politica degli enti.
- Riforma della Previdenza forense.
I dati molto positivi dei bilanci di Cassa Forense – il patrimonio netto vicino ai 16 miliardi di Euro ed un incremento nell’ultimo anno di oltre un miliardo e 300 milioni – non possono far dimenticare che sarà necessario avviare riforme tese a garantire la sostenibilità di lungo periodo, nonostante le previsioni di un calo demografico e reddituale degli avvocati. Nel frattempo, pur sottolineando che con oltre 316 milioni di Euro distribuiti direttamente, Cassa Forense è al primo posto tra gli enti previdenziali dei professionisti, molto si può ancora fare nel welfare attivo. Per questo proponiamo di ampliare l’estensione del credito senza interessi anche agli over 35, di estendere l’ambito delle convenzioni, di proporre bandi e agevolazioni che favoriscano le aggregazioni professionali, di ridurre il peso delle sanzioni per il caso dei ritardi nei pagamenti.